Palazzo Moles è una dimora storica a Garaguso in provincia di Matera, viene dichiarato bene culturale di interesse storico e architettonico di particolare importanza con decreto n. 4 del 2 Febbraio 2010 dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata.
Garaguso è un paese della Lucania interna, a soli 45 minuti da Matera dalla Capitale Europea della Cultura 2019, immerso in una cornice boschiva incontaminata. Le prime notizie di Garaguso risalgono al XI secolo quando questo centro era compreso nella giurisdizione vescovile di Tricarico, ma ritrovamenti archeologici di grande importanza degli inizi del 900 hanno permesso di ricostruire le fasi di vita dell’antico abitato con reperti risalenti al V secolo A.C..
Nella sua più recente storia, a partire dal 1700, Garaguso ha annoverato tra i suoi concittadini la nobile famiglia dei Moles dai quali prende il nome l’omonimo Palazzo Moles ubicato nella piazza principale del paese. Essi furono discendenti del giovane a valoroso generale dell’Armada Spagnola Francisco Moles che, dopo innumerevoli e vittoriose campagne, scelse di stabilirsi a Napoli dove sposò una ricca e bella nobildonna napoletana dalla quale ebbe due figli: Annibale e Camillo.
Anche in Italia, la famiglia ascese all’alto rango ottenendo nel 1675 il titolo di Duchi ed il feudo di Parete vicino Salerno.
Dal ramo del discendente Annibale, figlio di Francisco, ebbero origine i Moles di Garaguso e quindi l’omonimo Palazzo Moles tra le cui mura, intrise di storia, riecheggiano ancor oggi il tintinnio delle spade e delle sciabole, lo scalpitio degli zoccoli dei cavalli, lo scoppiettio dei camini e l’odore acre degli antichi medicamenti.
Varcare la soglia di Palazzo Moles, attraversare l’antico portale, risalire lentamente le antiche scale in pietra, immutate nei secoli, visitare le antiche cantine è un cammino a ritroso dai giorni nostri al 1700 e concede al visitatore il privilegio di entrare in relazione profonda con la storia del paese, la popolazione, la cultura e le sue antichissime ed ancestrali tradizioni.
Ancor oggi, dopo secoli, il risveglio mattutino è scandito dai suoni della piazza e d’estate dall’inconfondibile suono delle rondini e dall’odore dei biscotti e del pane dell’antico forno di famiglia, abilmente sfornati dalle governanti di casa.
Lo splendido ed affrescato salone e la stupenda attigua terrazza, ricordano le magnifiche feste alle quali erano dediti i Moles, che da Tolve, Turi e Napoli si davano appuntamento a Garaguso per lunghissime battute di caccia che duravano anche mesi.
In questi luoghi si narra anche di assalti notturni al Palazzo da parte briganti, di caccia all’uomo, di processi ed impiccagioni in piazza, ma anche di uomini di sconfinata umanità e saggezza, che hanno saputo riempire d’orgoglio, per loro sola presenza, l’intera comunità ed ancor oggi ricordati.
Tra questi spicca Vito Moles, medico, chirurgo, farmacista, filantropo, giudice di pace e persino grande cuoco di inizio 900.
Egli esercitò la professione medica ininterrottamente per 57 anni fino alla data della sua morte nel 1946 e di lui si raccontano la grande umanità, la saggezza, lo sconfinato altruismo durante i duri tempi degli orti di guerra e l’amore per la musica.
Medico e farmacista, nel suo studio, ubicato in una delle stanze del palazzo, creava medicamenti attraverso miscele botaniche (a palazzo sono tuttora conservati i suoi testi di medicina e strumentazione medica di inizio 900).
Storia di Comandanti, Nobili Medici e Briganti, una storia da raccontare, un’esperienza da vivere.