Varcando la soglia d’ingresso si accede alla sala dell’Arazzo con volta a crociera dall’altezza di oltre 5 metri.
L’attenta opera di restauro conservativo e gli originali arredi d’epoca, sapientemente dislocati, lasciano facilmente intuire chi furono ed a cosa erano dediti gli uomini e le donne che hanno abitato Palazzo Moles il cui primo nucleo costruttivo risale ai primi anni del 1700.
L’antica dimora, infatti, che domina la piazza principale di Garaguso, era in principio costituita dal solo pianoterra, con tre androni ed un’ampia stalla. La sua destinazione in origine fu quella di ricovero e rifugio dopo le battute di caccia.
Sul finire del 1700 si pensò di ampliare la costruzione innalzando il primo piano ed allargandone la base, trasformandolo così da rifugio di caccia ad abitazione.
Agli inizi del 1800 fu eretto un secondo piano ed aggiunto un corpo di fabbrica ad un piano, sottostante la grande terrazza, con frontespizio sulla piazza, che in tempi successivi ospitò il Presidio di Polizia Militare (Guardia Nazione) e dopo l’Arma dei Carabinieri.
Entrando in sala è d’immediato impatto l’imponente Arazzo di fine 700 raffigurante appunto una scena di caccia, a testimonianza degli antichi usi.
L’antico camino in marmo lavorato, in epoca unica fonte per riscaldare il grande ambiente, è ora un accogliente punto di ritrovo dove poter fumare un ottimo sigaro e sorseggiare, nelle fredde serate d’inverno, una grappa o del buon vino.
La scrivania di inizio 900, e la raccolta ben conservata di antichissimi manuali di medicina, raccontano anche della presenza del Dottor Vito Moles che in tempi più recenti, tra il 1894 e fino al 1946, esercitò la professione medica in Garaguso, adibendo Palazzo Moles ad ambulatorio medico, farmaceutico e chirurgico.